Trabucco Abruzzese

Portfolio

Trabocco Abruzzese

“la grande macchina pescatoria simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano"

Gabriele D'Annunzio

Il trabucco è un’imponente costruzione realizzata in legno strutturale che consta di una piattaforma protesa sul mare ancorata alla roccia da grossi tronchi di pino d’Aleppo, dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro dall’acqua, due (o più) lunghi bracci, detti antenne, che sostengono un’enorme rete a maglie strette detta trabocchetto.

La più antica data di esistenza documentata risale al XVIII secolo, periodo in cui i pescatori dell’Abruzzo dovettero ingegnarsi per ideare una tecnica di pesca che non fosse soggetta alle condizioni meteo marine della zona.
I trabucchi, infatti, permettono di pescare senza doversi inoltrare per mare: sfruttando la morfologia rocciosa di alcune zone pescose della costa, venivano costruiti nel punto più prominente di punte e promontori, gettando le reti verso il largo attraverso un sistema di monumentali bracci lignei.

Il tasto destro è disabilitato.